Presentazione

mappatura digitale dei processi creativi fra arti visive e performative

Il progetto ha carattere interdisciplinare e coniuga due aree di ricerca: Storia dell’arte (10/B1) e Teatro, musica, cinema, televisione e media audiovisivi (10/C1). Il gruppo di ricerca ha selezionato una serie di artisti contemporanei toscani o fortemente legati alla nostra regione (pittori, scultori, performer, danzatori/coreografi, registi, videoartisti) e, attraverso un’attenta ricerca sul campo, ha realizzato una mappatura digitale su tali figure organizzata a partire da cinque concetti chiave: territorio, spazio, fonti, strumenti, processo…  La mappatura digitale ha permesso di creare un sito web e una serie di materiali audiovisivi utile all’approfondimento monografico degli sugli artisti ma anche fenomenico sui concetti analizzati. 

In particolare è oggetto di indagine il processo creativo dell’artista in rapporto allo spazio di lavoro. Uno spazio che è ora visivo ora performativo, indagato come luogo di progettazione e realizzazione delle opere, di autorappresentazione e rappresentanza o, per altro verso, territorio di archiviazione e storicizzazione del percorso artistico. Data, ad oggi, la presenza di fonti condivisibili su piattaforme mobili (metamedium), lo spazio dell’artista muta forme, confini, attuando processi di dislocazione e rilocazione che possono sfuggire agli strumenti di registrazione usualmente adottati. La ricerca quindi si è adattata e rimodulata a seconda dell’oggetto (qui soggetto) di studio, in stretta collaborazione con il personale dei Laboratori Multimediale, Fotografico e LIMES (Laboratorio di Metodologie Informatiche per la Storia dell’Arte) del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere. Di ogni artista toscano preso in esame è costruito un dossier, comprendente contributi testuali, fotografici e video, oltre che apparati analitico-critici elaborati dai vari componenti del gruppo di ricerca. Particolare attenzione è dedicata alle modalità operative seguite dagli artisti e alla trasformazione degli strumenti di lavoro. La scelta dei casi studio ha tenuto conto anche della opportunità di mappare artisti di generazioni diverse, così da verificare eventuali punti di contatto o differenze in termini di pratiche di lavoro, rapporto con le tradizioni artistiche, trasmissione del sapere. 

Innovatività

La ricerca è particolarmente innovativa perché punta, attraverso la collaborazione di settori disciplinari diversi (arte, spettacolo, audiovisivi), a fissare coordinate di lavoro comuni, a trasferire da un ambito all’altro prospettive e metodi operativi, con particolare riferimento alla registrazione delle testimonianze d’artista, all’esplorazione dello spazio di creazione artistica e alla archiviazione dei documenti. Il progetto si configura pertanto come occasione per compiere una articolata ricerca sulla contemporaneità, sviluppando strumenti critici nuovi. Elementi di novità emergono anche sul piano metodologico: la ricerca, infatti, contribuisce a definire nuove forme di storicizzazione del lavoro artistico contemporaneo, giovandosi sia della varietà delle competenze coinvolte, sia della dimensione cross-mediale che caratterizza la piattaforma web ove i contenuti sono raccolti e pubblicati.

Obiettivi

Obiettivo principale è definire che cosa sia oggi lo spazio di lavoro artistico, come si possa studiare e documentare, e quali strumenti possano essere impiegati per registrare il processo creativo nel suo svolgersi, così da rendere più efficace l’atto critico e il processo di storicizzazione della contemporaneità. Attraverso i casi studio si possono constatare vari aspetti: le trasformazioni prodotte dalla tecnologia, gli elementi di continuità e rottura con il passato, le forme di collaborazione con assistenti e maestranze esterne.